Di Jerbas e di Suns, musica e parole per una Spoon River carnica
Osoppo ospita "the last show" del lavoro ispirato alle canzoni di Giorgio Ferigo & Povolâr Ensemble
L’Associazione Culturale Onlus Friûl Adventures – Fiore organizza sabato 22 aprile presso il Teatro della Corte di Osoppo, con inizio alle ore 20.45, lo spettacolo “Di Jerbas e di Suns, musica e parole per una Spoon River carnica” ispirato alle canzoni di Giorgio Ferigo & Povolâr Ensemble.
Di Jerbas e di Suns è uno spettacolo in forma di teatro-canzone, andato in scena per la prima volta nel 2012 per festeggiare la riedizione degli album del Povolâr Ensemble, storico gruppo musicale nato a Padova nel 1977 dall’incontro di Giorgio Ferigo con Francesco Vigato, Fiammetta Bagno e Toni Zogno. In oltre 10 anni di attività, il Povolâr Ensemble ha condotto un’indagine poetica sulle lacerazioni, i costumi, le contraddizioni e i sogni di una piccola comunità, la Carnia: 40.000 abitanti e 40.000 emigranti, montagne aspre e bellissime, tradizioni antiche e una lingua arcaica e musicale.
Di Jerbas e di Suns è andato in scena, con grande successo di pubblico e critica, al Teatro Palamostre di Udine, al Teatro Candoni di Tolmezzo, a Moggio Udinese per Carniarmonia, al Teatro Pasolini di Cervignano, al Teatro Luigi Bon di Colugna, ai Colonos di Villacaccia, al Teatro all'Alpina di Comeglians, e nel maggio 2016 al Teatro Giovanni da Udine registrando il tutto esaurito.
Lo spettacolo ripropone le canzoni del secondo album del Povolâr, Cjamp dai pierdûz amôrs, del 1983, nella rilettura del compositore e pianista Mauro Costantini, accompagnato da un affiatato collettivo di musicisti: Federico Luciani, Mirko Cisilino, Emanuel Donadelli, Massimiliano D’Osualdo, Simone Serafini, Maria Fernanda Pardini e Flaviano Miani, capaci sulla scena di raggiungere una speciale intesa e di dar vita a improvvisazioni e divagazioni che rendono unica ogni rappresentazione.
Nel rispetto della versione originaria dei brani, Mauro Costantini segue un suo personale disegno creativo, ne sviluppa i temi attraverso linguaggi, forme e ritmi di grande forza comunicativa: echi di tanghi argentini sfiorano le acque del Degano, canto d’amore risuonano come ballads tra i larici di Carnia.
A intrecciare musica e racconto sono le voci di Riccardo Maranzana e di Francesca Casaccia, che invitano a scoprire i rimandi letterari, i materiali e le fonti a cui Giorgio Ferigo si era ispirato per ideare questa sua intensa Spoon River cjargnela, rintracciando tra le vecchie lapidi del cimitero di San Giorgio di Comeglians momenti di vita quotidiana e ordinarie vicende di oppressione e lacerazione esistenziale. Insomma, a fronte della Grande storia, una Piccola storia da indagare, una commedia umana per tutti riassunta dal suonatore Jones, cantato da Fabrizio De Andrè, “che offrì la faccia al vento, la gola al vino e mai un pensiero, non al denaro, non all’amore né al cielo”.
Il Collettivo Jerbasuns presenterà ad Osoppo una versione "elettrica" di quello che sarà, molto probabilmente, "the last show" di questo lavoro pubblicato in un bel cofanetto prodotto da Artesuono con il CD live dello spettacolo e due video di Paolo Comuzzi sulla Carnia di Giorgio Ferigo.
Per l'occasione l’ingresso sarà ad offerta libera e il ricavato interamente devoluto in beneficenza all’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare – U.I.L.D.M - Sezione di Udine. L’Associazione fornisce aiuti concreti alle persone con disabilità e alle loro famiglie, finanzia borse di studio per la ricerca e l’acquisto di materiale sanitario, offre servizi di informazione e consulenza, si batte per la tutela dei diritti e la promozione dei servizi assistenziali.
Nel Foyer del Teatro, oltre al banchetto informativo sulle attività della U.I.L.D.M., sarà esposta la mostra “Un segno di Noi” che raccoglie i lavori realizzati da un gruppo di persone affette da malattie neuromuscolari nel corso di un progetto di arteterapia.